“Io sono una casa, è buio al mio interno, la mia coscienza è una luce solitaria, una candela al vento. Tremola da una parte e dall’altra, tutto il resto è avvolto nell’ombra, tutto il resto giace nell’inconscio. Ma le altre stanze ci sono: nicchie, corridoi, scale, porte. Sono sempre lì. Tutto ciò che vive dentro di essa, tutto ciò che vaga dentro di essa, è sempre lì. Continua a vivere e operare all’interno della casa che sono io. L’istinto, l’eros, i tabù, i pensieri proibiti, i desideri proibiti. Tutti quei ricordi che non vogliamo vedere in piena luce, che abbiamo spinto via dalla luce, continuano a ballare intorno a noi nel buio.” (cit.)
Con la fotografia cerco di esplorare quello spazio, indefinito e sfumato, che sta tra la luce e il buio.